Translate

venerdì 27 settembre 2013

Kebab casalingo

Adesso che va tanto di moda il famoso "cibo da strada" è ora di provare a fare a casa il famoso kebab.

Quando vivevo a Vienna, ho scoperto il magico mondo del doner kebab e me ne sono innamorata.

La storia del kebab è millenaria e l’etimologia del nome ha un aneddoto curioso: kebab deriva dall’arabo kabāb, termine con cui oggi si indica in modo generico la carne arrostita. L’origine della parola è però antichissima. La forma più arcaica risale alla radice semitica kbb (vecchia di 5 mila anni) riconducibile al significato di “ardere”, “splendere”, “bruciare”.

Un'altra curiosità? La stessa radice, nelle lingue semitiche posteriori, ha contribuito alla formazione del termine “stella”, che in arabo si pronuncia kawkab e in ebraico kokhav.

La tradizione araba fa risalire la pratica al Medioevo: pare che alcuni cavalieri Persiani arrostissero carne di montone utilizzando le loro spade. Ma attestazioni più antiche si possono leggere nel testo dell’ Iliade e scavi archeologici hanno dimostrano che i Greci erano affezionati a questo tipo di cottura fin dal XVII secolo a.C.

Se è facile provare l’antica origine del Kebab orizzontale è più difficile risalire a quella dello spiedone verticale: il Döner (che in turco significa “rotante”). Leggenda vuole che ad inventarlo sia stato Iskender Efendi, cuoco originario di Bursa, 200 km a sud di Istambul. Nelle sue memorie, Efendi ricorda come nel 1870 decise di cuocere la carne in verticale affinché il grasso, sciogliendosi dall’alto verso il basso, rendesse lo spiedino più morbido.

Controversa è l'origine del kebab come "cibo da strada".
Alcuni dicono che il primo a commercializzare il kebab come cibo da asporto sia stato l’immigrato turco Mehmet Aygun, nel 1971 a Berlino. Aygun  possedeva il ristorante Hasir nel multietnico quartiere di Kreuzberg e divenne famoso per aver fuso la tradizione turca alla velocità del cibo preparato dai fast food (anche in termini di economicità).
Altri sostengono che il primo a mettere il Kebab all’interno di una pita fu Kadir Nurman, gestore di un ristorante vicino alla stazione di Zoologischer Garten. Notando la gran fame degli operai che ogni giorno prendevano il treno, Nurman  decise di offrire loro uno spuntino calorico, facilmente trasportabile sul luogo di lavoro.

A qualunque storia vogliate credere, l’era del Döner era appena incominciata.

L'altro giorno ero al supermercato e mi ha attirato la confezione del pollo aia insaporito con le spezie del kebab e così mi sono detta "perché no?" e l'ho preso. Ieri sera per non mangiare il solito pollo alla piastra ho tirato fuori la confezione di carne e mi sono inventata un mio personale kebab.

Ecco dunque la mia ricetta del kebab, fatta con ingredienti locali semplici ma che hanno dato un risultato ottimo!!!


  • ingredienti:
  1. 4 piadine (potete usare anche il pane arabo)
  2. pollo kebab di aia
  3. 8 pomodorini
  4. 1 cipolla rossa piccola (o grande a seconda di quanta cipolla piace)
  5. 100 gr insalata croccante
  6. ketchup piccante
  7. salsa allo yogurt
  8. 60 gr di formaggio
  9. olio extravergine di oliva q.b.
  • facile
  • per 4 persone
  • tempo: 15 minuti

  • preparazione:

In una padella versate due cucchiai di olio e fatelo scaldare leggermente, mettete il pollo e fatelo dorare.

A parte scaldate la piadina che dovrà rimanere morbida e non croccante. Se avete optato per il pane arabo scaldatelo coperto in modo che non diventi croccante o duro!

Tagliate i pomodorini a cubetti piccoli e la cipolla a fettine sottili. L'insalata a striscioline.
Grattugiate il formaggio.

Sulla piadina calda mettete il ketchup piccante, la carme e poi tutti gli ingredienti, infine una dose di salsa allo yogurt e richiudete (se ce la fate) la piadina!

Buon appetito!!!


il "mio" kebab

Nessun commento:

Posta un commento